giovedì 26 aprile 2012
giovedì 19 aprile 2012
mercoledì 18 aprile 2012
GIORNATA MONDIALE DEL TAIJI 2012
Sabato 28 Aprile si terrà la Giornata Mondiale del Taichi, questo evento è un momento di incontro libero ed aperto a per tutte le persone che vogliono ricercare o migliorare il proprio benessere fisico, mentale e spirituale, attraverso la pratica di una disciplina lenta, armonica e completa, in grado di sintonizzare l'essere umano con l'universo che lo circonda.
L'evento inizierà con la lettura di testi e la proiezione di video sul Taichi, continuerà con la pratica all'aria aperta e si concluderà con la degustazione di Tè cinesi.
L'appuntamento è a Nonantola in Piazza Liberazione 22, presso lo Sportello Verde del Comune, a partire dalle ore 9.30.
martedì 17 aprile 2012
6° TROFEO PANDA KUNGFU
Domenica 15 aprile una rappresentanza di nostri piccoli atleti ha partecipato con successo alla sesta edizione del Trofeo Panda kungFu, organizzato a Ferrara dal Maestro Claudio Gigante e dal Gruppo WUI.
Risultati Individuali:
CARALLI FABIO (Piccolo Panda)
1° Class. ChangQuan 1° Forma
1° Class. GunShu 32
SIGHINOLFI THOMAS (Medio Panda)
1° Class. ChangQuan 32
1° Class. GunShu 32
LATORRE ISABELLA (Medio Panda)
1° Class. ChangQuan 32
1° Class. GunShu 32
GHIDONI IRENE (Grande Panda)
1° Class. ChangQuan 1° Forma
2° Class. DaoShu 16
REBOTTINI NICOLO' (Grande Panda)
1° Class. Nanquan 16
2° Class. NanGun 16
3° Class. Gara a Squadre
RODA' ANDREA (Grande Panda)
3° Class. ChangQuan 32
3° Class. GunShu 32
3° Class. Gara a Squadre
SPOTO NAIRI (Grande Panda)
2° Class. ChangQuan 32
2° Class. GunShu 32
3° Class. Gara a Squadre
7° TROFEO WUSHU CITTA' DI BOLOGNA 2012
Anche quest'anno la nostra società ha voluto essere presente al tradizionale appuntamento di Bologna del M° Claudio Albieri, con il consueto spirito di aggregazione, amicizia e condivisione che per noi sono elementi che stanno alla base della pratica del wushu.
Risultati ottenuti
UGUZZONI ALBERTO - 2° Class. Daoshu
MELCHIORRI ENRICO - 2° Class. Changquan
CAVATTON ALESSIO - 3° Class. Nanquan
LUGLI SANDRO - 2° Class. Taijiquan
COMPLIMENTI RAGAZZI !!!!!!!
giovedì 5 aprile 2012
TAIJI PER LA SALUTE DI MUSCOLI E CUORE
La pratica dell’antica arte cinese si è dimostrata efficace nel mantenere in salute i muscoli e l’apparato cardiovascolare nelle persone adulte più anziane
Non è mai troppo tardi per cominciare la pratica di quella specie di ginnastica per corpo e mente che prende il nome di Tai Chi. E se questo può essere utile per mantenere al meglio il complesso sistema muscolare e cardiocircolatorio, allora è bene non porre altro tempo in mezzo.
Il Tai Chi è una pratica adatta a tutti; anche a chi non può o non vuole fare troppi sforzi fisici. Promuove il benessere a più livelli e, secondo un nuovo studio, può aiutare a mantenere in salute muscoli e cuore. Nello specifico, si è scoperto che gli anziani che praticavano il Tai Chi godevano di una migliore contrazione ed espansione delle arterie, in seno al battito cardiaco (dettacompliance arteriosa) e una maggiore forza muscolare – in particolare a livello delle gambe e delle ginocchia, spesso un punto debole e critico delle persone anziane.
I risultati dello studio che confermano ancora una volta i benefici derivanti dal praticare il Tai Chi è stato recentemente pubblicato nella versione online dell’European Journal of Preventive Cardiology. Qui si sottolinea come si ottenga un doppio beneficio: sia a livello muscolare in generale che a livello del “muscolo” cardiaco migliorando la funzionalità cardiovascolare, oltre ai già conosciuti benefici a livello mentale.
Lo studio ha visto il coinvolgimento di un gruppo di 69 anziani di Hong Kong, di cui 29 che già praticavano il Tai Chi da almeno tre anni e 36 che non l’avevano mai praticato, e che avrebbero fatto da gruppo di controllo.
I ricercatori del The Hong Kong Polytechnic University hanno sottoposto i partecipanti a tutta una serie di analisi cliniche per accertare lo stato di salute generale, lo stato dell’apparato cardiovascolare e altri parametri che offrissero un quadro preciso di salute in modo da poter verificare i reali effetti della pratica. In particolare si è posto l’accento sulla compliance arteriosa che si ritiene essere un fattore predittivo della salute cardiovascolare nei soggetti anziani.
Già dai primi risultati delle analisi si è scoperto che i soggetti dediti alla pratica del Tai Chi avevano ottenuto punteggi migliori in quasi tutte le osservazioni emodinamiche: tra queste la resistenza vascolare, la pressione del polso e la pressione arteriosa.
Altri dati hanno mostrato che nel gruppo Tai Chi vi era una maggiore conformità arteriosa generale e una maggiore forza muscolare media – in particolare negli estensori e flessori del ginocchio.
«La prova che l’allenamento forzoso potrebbe cambiare la compliance arteriosa nei soggetti di mezza età e anziani è ancora inafferrabile – specifica il dottor William Tsang nel comunicato della European Society of Cardiology – Tuttavia, questo è il primo studio a esaminare i possibili effetti del Tai Chi sulla compliance arteriosa, confrontando i praticanti anziani di Tai Chi con i non praticanti di simile età e livello di attività. Il miglioramento della compliance arteriosa potrebbe essere il risultato di una combinazione di allenamento aerobico, stretching, concentrazione mentale e meditazione durante il movimento del Tai Chi».
Il Tai Chi è una pratica adatta a tutti; anche a chi non può o non vuole fare troppi sforzi fisici. Promuove il benessere a più livelli e, secondo un nuovo studio, può aiutare a mantenere in salute muscoli e cuore. Nello specifico, si è scoperto che gli anziani che praticavano il Tai Chi godevano di una migliore contrazione ed espansione delle arterie, in seno al battito cardiaco (dettacompliance arteriosa) e una maggiore forza muscolare – in particolare a livello delle gambe e delle ginocchia, spesso un punto debole e critico delle persone anziane.
I risultati dello studio che confermano ancora una volta i benefici derivanti dal praticare il Tai Chi è stato recentemente pubblicato nella versione online dell’European Journal of Preventive Cardiology. Qui si sottolinea come si ottenga un doppio beneficio: sia a livello muscolare in generale che a livello del “muscolo” cardiaco migliorando la funzionalità cardiovascolare, oltre ai già conosciuti benefici a livello mentale.
Lo studio ha visto il coinvolgimento di un gruppo di 69 anziani di Hong Kong, di cui 29 che già praticavano il Tai Chi da almeno tre anni e 36 che non l’avevano mai praticato, e che avrebbero fatto da gruppo di controllo.
I ricercatori del The Hong Kong Polytechnic University hanno sottoposto i partecipanti a tutta una serie di analisi cliniche per accertare lo stato di salute generale, lo stato dell’apparato cardiovascolare e altri parametri che offrissero un quadro preciso di salute in modo da poter verificare i reali effetti della pratica. In particolare si è posto l’accento sulla compliance arteriosa che si ritiene essere un fattore predittivo della salute cardiovascolare nei soggetti anziani.
Già dai primi risultati delle analisi si è scoperto che i soggetti dediti alla pratica del Tai Chi avevano ottenuto punteggi migliori in quasi tutte le osservazioni emodinamiche: tra queste la resistenza vascolare, la pressione del polso e la pressione arteriosa.
Altri dati hanno mostrato che nel gruppo Tai Chi vi era una maggiore conformità arteriosa generale e una maggiore forza muscolare media – in particolare negli estensori e flessori del ginocchio.
«La prova che l’allenamento forzoso potrebbe cambiare la compliance arteriosa nei soggetti di mezza età e anziani è ancora inafferrabile – specifica il dottor William Tsang nel comunicato della European Society of Cardiology – Tuttavia, questo è il primo studio a esaminare i possibili effetti del Tai Chi sulla compliance arteriosa, confrontando i praticanti anziani di Tai Chi con i non praticanti di simile età e livello di attività. Il miglioramento della compliance arteriosa potrebbe essere il risultato di una combinazione di allenamento aerobico, stretching, concentrazione mentale e meditazione durante il movimento del Tai Chi».
Tratto da www3.lastampa.it
mercoledì 4 aprile 2012
IL TAIJI PER RIDURRE IL RISCHIO DI FRATTURE NELLE DONNE
L’esercizio fisico basato sull’antica arte cinese si è dimostrato efficace nel ridurre il rischio di fratture ossee nelle donne in post-menopausa
Uno studio in team da parte dei ricercatori americani della Harvard Medical School - Brigham and Women’s Hospital, e del Beth Israel Deaconess Medical Center, ha messo in evidenza come il praticare esercizi del Tai Chi possa ridurre il rischio di fratture ossee nelle donne in post-menopausa, migliorando di fatto l’equilibrio e intervenendo sul rischio di derivato dalla perdita di densità ossea.Il dottor Peter M Wayne e colleghi hanno coinvolto in questo studio randomizzato pragmatico 86 donne osteopeniche – ossia interessate da una riduzione della massa ossea – di età compresa tra i 45 e i 70 anni. L’intento era quello di valutare gli effetti del Tai Chi nel migliorare i parametri di predizione di caduta dovuti all’equilibrio e contemporaneamente ridurre la perdita di densità ossea. I risultati sono poi stati pubblicarti suBMC Complementary and Alternative Medicine.
Le partecipanti sono state suddivise a caso in due gruppi. Le appartenenti al primo gruppo sono stati avviate a un corso di formazione di Tai Chi della durata di nove mesi, mentre hanno continuato a ricevere le cure tradizionali. Le appartenenti al secondo gruppo, hanno ricevuto soltanto le cure tradizionali.
I principali risultati ricercati erano i cambiamenti avvenuti, tra il punto basale (iniziale) e i nove mesi, nella densità minerale ossea (BMD) del femore prossimale e della colonna lombare (dual-energy X-ray absorptiometry) e marcatori sierici di riassorbimento osseo e formazione; i risultati secondari includevano la qualità della vita. Infine si sono valutati i parametri relativi all’equilibrio o la mancanza di esso, in base alle misurazioni cliniche rilevate tramite l’oscillazione in fase di riposo.
Le analisi comparative tra le partecipanti appartenenti al gruppo Tai Chi, rispetto al gruppo di controllo hanno mostrato alcune differenze.
In particolare si sono notate variazioni nella densità minerale ossea (BMD), modifiche nei marcatori sierici di formazione ossea e anche nella qualità della vita in generale. Altri cambiamenti positivi si sono evidenziati nell’equilibrio. Tuttavia, misure cliniche relative all’equilibrio e funzione hanno dimostrato tendenze non statisticamente significative a favore del Tai Chi, scrivono i ricercatori.
A conclusione dello studio, i ricercatori commentano che il Tai chi, quale formazione offerta attraverso realtà basate su programmi esistenti nella comunità è un intervento sicuro, fattibile, e promettente per ridurre i rischi di fratture multiple.
«I nostri risultati mostrano il valore di una più definitiva, a lungo termine, ricerca sul Tai Chi per le donne osteopeniche, adeguatamente alimentate per rilevare gli effetti clinicamente rilevanti del Tai Chi nell’attenuazione della perdita di densità minerale ossea e la riduzione del rischio di caduta».
Il Tai Chi si è dunque mostrato utile nel ridurre il rischio di cadute e fratture nelle donne oggetto dello studio, anche se non statisticamente rilevante perché si trattava di un piccolo studio. Ecco perché i ricercatori auspicano che si possa condurre uno studio più grande e approfondito per poter confermare i buoni risultati ottenuti.
Tratto da www3.lastampa.it
lunedì 2 aprile 2012
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